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La videocamera è un eccezionale strumento di espressione e io l'ho sperimentato producendo una serie di documentari destinati in particolare alla didattica museale.

Qualcuna di queste opere è stata ammessa a partecipare a prestigiose rassegne internazionali.

 
"Il compito di un regista è di rendere visibile ciò che è invisibile" (Albert Einstein)


servi e signori

DVD Video format
PAL
Colore 16:9
Italiano
11 minuti
Anno 2008
Per i tipi delle Edizioni Nautilus

servi e signori

Il mondo Medioevale era statico, e caratterizzato dall'economia del podere e da grandi greggi di caprovini in movimento stagionale tra i gerbidi della pianura e i pascoli di montagna. Gli animali rappresentarono, meglio di ogni altra cosa, la ricchezza. I signori possedevano greggi di molte centinaia di capi custoditi da salariati, mentre nelle case della gente comune le pecore e le capre si contavano a singole unità.

Nell'aspra valle dell'Orco, sul versante destro, presso Locana, si conserva un'antica casa signorile medievale, apparentemente la più antica tra quelle ancora in piedi in Canavese, forse addirittura costruita tra X e XI secolo. Essa si riferisce a un grande fondo ricavato dissodando la foresta del versante.

Si tratta di una casa gemina, ovvero costruita da due fratelli o stretti congiunti, che, secondo la tradizione franca, divisero la grande proprietà ricevuta in eredità. L'edificio è composto di due cellule edilizie gemelle, atte rimarcare i rispettivi diritti sul fondo.

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il ferro dei Celti

DVD Video format
PAL
Colore 16:9
Italiano
19 minuti
Anno 2008

Per i tipi delle Edizioni Nautilus

il ferro dei Celti

Tra le numerose attività che caratterizzarono le produzioni artigianali celtiche la metallurgia del ferro fu forse la più innovativa, nella quale si raggiunsero vette tecniche particolarmente elevate.
Quegli antichi metallurgisti sapevano trarre gli elementi indispensabili alla loro arte, anche a costo di faticosissime escavazioni che li condussero a creare cavi di miniera di dimensioni considerevoli, spesso collocate negli ambienti impervi delle vallate alpine.

Accanto a questi, in ogni comunità, anche piccola, erano attivi dei fabbri, che sapevano plasmare con abilità il ferro prodotto dai metallurgisti.
Talora erano essi stessi metallurgisti, capaci di trarre il metallo dal minerale, dopo averlo estratto dalle viscere della montagna.
Le fucine dei celti erano piccole unità produttive, ricavate al margine degli abitati, in stretta associazione con le abitazioni, ove gli stessi fabbri e metallurgisti svolgevano ordinarie attività domestiche e pratiche agropastorali.

I fabbri celti erano profondi conoscitori dei sistemi di lavorazione plastica. Tutte le forme dei manufatti erano ottenute per deformazione del metallo attuata a caldo sfruttando le caratteristiche di plasticità del ferro riscaldato a color rosso o addirittura bianco.
La foggiatura del manufatto avveniva in base a successive martellature manuali attuate sul piano dell’incudine, intervallate da riscaldamenti del massello nel fuoco di forgia, alimentato dal mantice azionato da un aiutante.

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Arduino: dieci secoli dopo

DVD Video format
PAL
Colore 16:9
Italiano
18 minuti
Anno 2007

Per i tipi delle Edizioni Nautilus

Arduino: dieci secoli dopo

Il documentario ricostruisce le vicende del mitico re Arduino le cui gesta sconvolsero la politica europea a cavallo dell'anno Mille.

Arduino marchese d'Ivrea e poi re d'Italia ebbe vicende complesse, per il governo della marca, che lo condussero a un duro conflitto con le gerachie ecclesiastiche. La morte improvvisa dell'imperatore Ottone III gli spalancò la strada verso il regno che resse, con alterne vicende, per quattordici anni.

L'incoronazione a Pavia, nell'antica chiesa dei santi Ennodio ed Eleucadio, favorita dal sostegno dei secondi militi, provocò le vibrate proteste dei grandi vassi dell'impero, ma il re non si fece intimidire e affrontò con vigore le truppe germaniche, che cercarono di detronizzarlo.

Il suo capolavoro politico e militare fu la resistenza al lunghissimo assedio delle valli Orco, portato dalle truppe germaniche di Enrico II che rivendicava i suoi diritti sulla corona italica e sull'impero. Egli stabilì il quartier generale a Sparone e seppe resistere, fino a quando Enrico non desistette.

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I Primi Contadini: delle Alpi Occidentali

DVD Video format
PAL
Colore 16:9
Italiano
14 minuti
Anno 2007

Per i tipi delle Edizioni Nautilus

I Primi Contadini: delle Alpi Occidentali

Questo documetario è stato in concorso al Festival del Cinema Archeologico di Rovereto - edizione 2007.

Nella seconda metà del IV millennio a.C. le vallate delle Alpi Occidentali vengono insediate stabilmente da comunità umane che costituiscono un'esperienza culturale con influssi dalla pianura Padana e dalla fossa del Rodano.

Lo studio degli insediamenti su entrambi i versanti alpini, soprattutto nei siti di Chiomonte e Sollière, ha condotto al recupero di un complesso strumentario materiale.

La sensazione che gli archeologi hanno maturato studiando questi siti rimanda a insediamenti stagionali, caratterizzati dalla pastorizia transumante e integrati dalla cava di pietra verde e minerali di rame.

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L'arte del ferro: nei sistemi tradizionali

DVD Video format
PAL
Colore 16:9
Italiano
16 minuti
Anno 2007

Per i tipi delle Edizioni Nautilus

L'arte del ferro: nei sistemi tradizionali

Il documetario illustra i sistemi tecnologici anntichi del maglio a testa d'asino e della berta.

i primi a mettere a punto la lavorazione del ferro furono gli Ittiti alla fine del II millennio a.C., ma occorre attendere la sapienza quieta dei monaci benedettini per l'invenzione del maglio a testa d'asino mosso dalla forza delle cadute d'acqua, opportunamente incanalata.

Lungo una delle tante rogge medievali che solcano la pianura canavesana, a breve distanza dalle fabbriche moderne sopravvive un impianto che ha le caratteristiche dei sistemi medievali e che tuttora produce strumenti per l'agricoltura con sistemi antichi.

Alla fine dell'Ottocento l'evoluzione dei sistemi per la lavorazione plastica dell'acciaio ha prodotto la berta: una sorta di mostro tecnologico antico, basato sulla caduta libera di una mazza dall'alto su un piano ove è approntato lo stampo. Anche questo sistema è da tempo abbandonato.

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DVD Video format
PAL
Colore 16:9
Italiano
16 minuti
Anno 2007

Per i tipi delle Edizioni Nautilus

La basilica ritrovata

Il documetario ripercorre la visita alla basilica e alla torre campanaria dell'abbazia costruita da Guglielmo da Voliano tra il 1003 e il 1006, addentrandosi nei particolari dello scavo archeologico e degli studi architettonici che hanno consentito la pubblica fuizione di questo importante monumento del romanico europeo.

L'opera ha un taglio divulgativo e didattico in quanto intende costruire un compendio multimediale dedicato ai visitatori e a coloro che, per via delle barriere architettoniche, non possono addentrarsi nel percorso di visita degli scavi e della torre.

L'opera non è disponibile alla vendita in quanto prodotta per conto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali





DVD Video format
PAL
Colore 16:9
Italiano
12 minuti
Anno 2018
Carlo Alberto Archeologo in Sardegna
Il giallo dei bronzetti Sardo-Fenici

Pochi sanno che il re Carlo Alberto
è stato un grande appassionato di Archeologia e  ha partecipato a scavi in Sardegna  con  rilevanti  Risultati scientifici. Intorno a questo interesse del sovrano è stato montato un commercio di falsi idoli in bronzo, in parte confluiti nelle collezioni reali.
Il video accompagna l'omonima mostra ed è stato ammesso alla rassegna Festiva del Cinema Archeologico di Rovereto del 2018.

L'opera non è disponibile.
Il filmato è stato
prodotto in collaborazione tra il Museo d'Antichità di Torino (Musei Reali Torino) e il Museo Archeologico del Canavese.




DVD Video format
PAL
Colore 16:9
Italiano
15 minuti
Anno 2019
L'aratro longobardo di Belmonte
Il risultato della sperimentazione

Una serie di reperti provenienti dagli scavi archeologici al sito altomedievale di Belmonte (TO) afferisce ad almeno tre tipologie di aratri, uno dei quali largamente diffuso nel nord-ovest italiano, presenta struttura a codolo e lama triangolre
. Questo tipo di aratro è stato introdotto dai longobardi nella prima fase della conquista e a Belmonte ne sono stati recuperati ben sei.
Durante gli studi che hanno condotto all'organizzazione della mostra archeologica  "Longobardi a Belmonte" si è decisa una sperimentazione che ha condotto alla costruzione della struttura dell'aratro che lo impiegava.
Il documentario racconta le diverse fasi di questa sperimentazione con suggestive immagini di processi produttivi artigianali condotti secondo i metodi antichi.

L'opera non è per ora disponibile poiché parteciperà alle rasegne internazionali.
Il filmato è stato
prodotto in collaborazione tra
il Museo Archeologico del Canavese e il Museo d'Antichità di Torino (Musei Reali Torino).